sabato 29 settembre 2012

La musica colta

Musica Colta !

per saperne di più andare sul sito : http://www.musicacolta.eu/

La musica colta è il termine con cui ci si riferisce alla musica legata alla cultura alta, ovvero quelle tradizioni musicali che implicano avanzate considerazioni strutturali e teoriche e una tradizione musicale scritta, nonostante tali caratteristiche siano ben presenti in molti altri generi musicali nati nel XX secolo e considerati come "contrapposizione" ad essa.

In questo senso la musica colta si distingue quindi dalla popular music e dalla musica tradizionale, con

le quali forma i tre principali generi in cui si è soliti dividere l'intera produzione musicale.
Benché sia spesso identificata con la musica classica, la musica colta è in realtà quindi un genere più ampio, all'interno del quale comunque la musica classica occupa una posizione determinante. In generale, possiamo identificare i seguenti sottogeneri di musica colta:
  • la musica sacra;
  • la musica classica (ci si riferisce con questo termine alla musica prodotta essenzialmente inEuropa a partire dall'undicesimo secolo fino ai primi del Novecento);
  • la musica moderna, dei primi anni del Novecento (dodecafonia, neoclassicismo, impressionismo musicale);
  • la musica contemporanea, composta a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale.  

venerdì 28 settembre 2012

L'incantevole Marmolada *-*

 La veduta da Passo Sella !



La Marmolada (soprannominata la Regina delle DolomitiMarmolata in tedescoMarmoleda in ladino) è un gruppo montuoso delle Alpi che raggiunge la quota massima nella Punta Penia (3.343 m).
Si trova tra le province di Belluno (Veneto) e di Trento (Trentino-Alto Adige). La Val Pettorina la delimita ad oriente e la Val di Fassa ad occidente. Importanti vallate interne alla catena montuosa sono (da est a ovest): la Val Contrin, la Val di Grepa e la Val San Nicolò.
Viene considerata comunemente il gruppo più alto delle Dolomiti oltre che del Veneto, sebbene a rigore non sia composta da dolomia (come le Dolomiti vere e proprie) bensì per lo più da calcari grigi molto compatti derivati da scogliere coralline (calcare della Marmolada), con inserti di materiale vulcanico.


Toponimo 

Il nome Marmolada, qualora non fosse connesso con il latino marmor "marmo", potrebbe derivare da una radice indoeuropea attestata in greco marmar- che significa "splendere", "scintillare". Il riferimento è ovviamente al ghiacciaio sulla cui origine e formazione una leggenda narra che una vecchietta, invano sgridata dai suoi compaesani, raccolse il fieno nel giorno della festa votiva del 5 agosto ("Madonna della Neve"). La notte seguente cominciò a nevicare, e nevicò tanto sino a formare il ghiacciaio che tuttora esiste, e sotto il quale chi sa da quanti secoli, giace ancora la povera vecchietta col suo fieno nel tabià(fienile).

Geo-morfologia 

Classificazione 

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La SOIUSA vede il Gruppo della Marmolada come un gruppo alpino e vi attribuisce la seguente classificazione:
  • Grande parte = Alpi Orientali
  • Grande settore = Alpi Sud-orientali
  • Sezione = Dolomiti
  • Sottosezione = Dolomiti di Gardena e di Fassa
  • Supergruppo = Dolomiti di Fassa
  • Gruppo = Gruppo della Marmolada
  • Codice = II/C-31.III-B.9

Limiti geografici 

Il gruppo della Marmolada, ha apporssimativamente la forma di un trapezio, con la base maggiore a sud (valle di San Pellegrino, passo San Pellegrino, Valle del Biois) e la base minore a nord (Passo Pordoi).

Nel dettaglio e ruotando in senso orario i limiti geografici restano: Passo Pordoi, torrente Cordevole, torrente Biois, Passo San Pellegrino, Val di Fassa, Passo Pordoi.

La mia estate :')



Una bellissima Estate *-* 










Predicato verbale e nominale


Il predicato verbale

Il predicato è qualcosa che si dice, si “predica” sul soggetto e, in particolare, dà informazioni su:
  • chi è il soggetto;
  • come è il soggetto ;
  • cosa fa il soggetto ;
  • quale azione subisce il soggetto.
Ne esistono di due tipi: il predicato verbale e il predicato nominale.
In questa sede ci occuperemo del predicato verbale, mentre il predicato nominale verrà trattato nella pagina che segue.



Predicato nominale


Si definisce predicato nominale quella parte della frase costituita dal verbo essere, usato nella sua accezione copulativa, attraverso cui si instaura una relazione tra il soggetto e l'argomento della proposizione stessa.
Il verbo essere, in questo caso, svolge funzione di “congiunzione” (copula) tra il soggetto che lo precede e il sintagma che lo segue, quest'ultimo detto nome del predicato.

Gli elementi che possono occorrere con funzione di nome del predicato sono diversi, come sintagmi nominali, avverbiali o preposizionali, es:

il meccanico è bravo.
Il meccanico è il soggetto mentre è bravo è il predicato nominale costituito da verbo essere + aggettivo;
Marta è una maestra.

In questo caso Marta è il soggetto mentre è una maestra rappresenta il predicato nominale, stavolta costituito da verbo essere + nome.

I verbi che usati da soli non hanno senso compiuto possono, se seguiti da un sintagma che ne completi il significato, costituire un predicato nominale. Tra questi troviamo i verbi:
nasceremorirediventaresembrareparererivelarsirestarerimanere.

Es: il meccanico sembra bravo.

In questo caso il verbo copulativo è sembra, mentre bravo rappresenta il complemento predicativo del soggetto.


A differenza del predicato verbale, che ci chiarisce cosa fa, come sta, in che condizione si trova il soggetto, il predicato nominale ci dice cosa invece è o com'è, ovvero esprime una qualità relativa al soggetto della proposizione.