Durante tutto l'Ottocento si va a teatro per ascoltare la musica e il proprio cantante preferito, ma anche per vedere e per farsi vedere; per sfoggiare abiti sontuosi e raffinati gioielli; per fare pettegolezzi e intrecciare nuovi amori; per concludere affari o accordi politici.
La struttura del teatro sembra fatta apposta per rispondere sia alle esigenze spettacolari dalla rappresentazione sia alle necessità e alle funzioni dell'occasione mondana.
In corrispondenza del secolo o terzo ordine di palchi, vi sono i ridotti , cioè le grandi sale in cui il pubblico si reca per bere, per mangiare al ristorante o per giocare d'azzardo.
Infine nell'ultimo ordine, il cosiddetto Ioggione , prende posto un pubblico più modesto ma entusiasta e molto interessato alla rappresentazione teatrale.
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