Il
giradischi o
grammofono è stato il sistema di registrazione e, soprattutto, di riproduzione di suoni più utilizzato a partire dal
1870 fino agli
anni ottanta del Novecento.
Il
fonografo, suo "antenato" ideato da
Edison, utilizzava cilindri incisi ed è stato anche il primo sistema in assoluto in grado di registrare suoni.
Il fonoautografo!
La prima invenzione nota di fonografo fu il
fonoautografo, ideato da
Leon Scott de Martinville e brevettato il
25 marzo 1857. Era in grado di trascrivere graficamente le onde sonore su un mezzo visibile, ma non c'era modo di riprodurre il suono registrato.
L'apparecchio era costituito da un corno che concentrava il suono su una membrana cui era fissata una setola di maiale. Inizialmente il mezzo di scrittura era un vetro annerito col fumo, su cui la setola incideva il tracciato. Successivamente fu impiegato un foglio di carta annerito fissato su un cilindro, una soluzione simile a quella adottata successivamente da Edison. In un'altra soluzione era utilizzato un rotolo di carta.
L'impiego era limitato come strumento di laboratorio per studi di
acustica, con funzione simile al moderno
oscilloscopio.
Nel
2008 i ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory sono riusciti a ri-convertire in suoni alcune di queste "registrazioni", usando dei computer in grado di convertire le onde sonore impresse nella carta in suoni veri e propri.. Il nome
fonografo deriva dal
greco e significa
scrittore di suono.
Teoria del fonografo !
Lo scienziato
francese Charles Cros presentò il
18 aprile 1877 una teoria sul funzionamento di un ipotetico fonografo. Egli non realizzò alcun apparecchio pratico.
Il primo fonografo.
Thomas Alva Edison annunciò l'invenzione del fonografo il
21 novembre 1877 e ne diede una dimostrazione pratica il
29 novembre. Il brevetto venne depositato il
19 febbraio 1878 (US Pat. No. 200521).
I primi fonografi di Edison usavano come supporto di registrazione un cilindro e sfruttavano un movimento verticale dello stilo. La pressione sonora era tradotta in profondità di incisione del solco. Successivamente si dimostrò possibile registrare su un tracciato a spirale su un disco, ma Edison si concentrò sul cilindro perché questo offriva una
velocità tangenziale costante, che Edison riteneva "
scientificamente corretta".
Il brevetto di Edison prevedeva che il suono venisse impresso (
embossed). Fu solo nel
1889 che la registrazione per incisione (
engraved) fu brevettata da Bell e Tainter. Successivamente fu utilizzata la modulazione laterale del solco da parte di Berliner.
Cilindro o disco

Fonografo Pathè N.1 o New Perfecta, con tromba in alluminio, circa 1901, con riproduttore in guttaperga e cilindri di cera incisi, marca Pathè ed Edison, da 2 min. e da 4 min (cilindro largo, immagine sul fondo)
L'incisione su un
cilindro o su un
disco non ha potenzialmente influenza sulla fedeltà del
suono. Nel cilindro la
velocità tangenziale è costante, mentre nel disco, a
velocità angolare costante, la velocità tangenziale è maggiore alla periferia e progressivamente minore all'interno.
Sebbene il metodo di incisione di
Edison sia superiore a quello
Berliner, il
disco offre diversi vantaggi commerciali:
- Il disco può essere facilmente stampato in serie e occupa meno spazio;
- Il massiccio piatto del giradischi funziona come un volano regolarizzando la velocità di rotazione. I registratori a cilindro soffrono invece di fluttuazioni nella velocità di riproduzione, e richiedono altri sistemi per regolarizzare la rotazione.
Berliner sostenne e ottenne che la sua tecnologia era così differente da quella di
Edison che non era necessario pagare alcuna
royalty. Dopo varie sperimentazioni, Berliner lanciò commercialmente l'apparecchio e i primi dischi nel
1892. I dischi avevano un
diametro di 12,7 cm (5
") e registrati su un solo lato. Nel
1895 furono introdotti i dischi da 17,5 cm (7") seguiti nel
1901 da quelli da 25 cm (10").
Tra gli anni
1890 e primi
anni venti erano in commercio sia registrazioni su disco che su cilindro, riproducibili su un'ampia gamma di apparecchi venduti. Nel
1908 il disco inciso su due lati incontrò il favore del pubblico e così la tecnologia del disco ebbe sempre maggiore diffusione, anche grazie ai costi più contenuti.
Edison, seppur riluttante, si convertì al disco nel
1912, e cessò la produzione dei cilindri nel
1929.
I dischi a incisione laterale di Berliner erano gli antenati dei
dischi in vinile a 78, 45 e 33 giri, e gli altri tipi in uso nel
XX secolo.
Nel
1924 venne messo in commercio il "panatrope", il primo giradischi elettrico dotato di amplificazione a
valvole.
Nel
Natale del
1925, il grande successo commerciale della
radio, notevolmente evolutasi, segnò una prima crisi del fonografo, portando diversi distributori al fallimento. Migliorando la qualità del suono e ampliando l'offerta, le grandi case discografiche riuscirono a risollevare le vendite entro la fine degli
anni trenta, di nuovo in crisi con l'arrivo della
grande depressione.
Di nuovo l'industria discografica ebbe un'espansione dopo la
seconda guerra mondiale. Il giradischi divenne un oggetto comune nelle case fino all'avvento delle
musicassette e del
compact disc. Era elemento comune negli impianti
hi-fi fino agli
anni novanta, oggi sopravvive nelle versioni ad alta tecnologia prodotte da piccole case specializzate, volte a soddisfare agli audiofili ancora fedeli al
disco in vinile.
Principio di funzionamento
Mentre i primi fonografi erano in grado di registrare e riprodurre il suono, attualmente sono nettamente distinte le macchine per l'incisione dei dischi e gli apparecchi per la riproduzione.
I giradischi diffusi tra il pubblico sono esclusivamente in grado di leggere i dischi pre-incisi.